Aree di intervento
La Regione Calabria con il progetto IN.C.I.P.I.T. intende dare risposta alle esigenze di prevenzione, emersione e contrasto al fenomeno della tratta degli esseri umani, un fenomeno che coinvolge persone di diversa nazionalità, sfruttate in differenti ambiti (sessuale, lavorativo, accattonaggio, economie illegali, matrimoni forzati, traffico di organi) e costrette sovente a vivere in condizioni di subalternità e schiavitù.
Il progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità e dalla Regione Calabria – nasce nell’attuale impostazione con l’Avviso 1/2016 ed è frutto di un lavoro di rete a cui contribuiscono soggetti pubblici e privati che da anni operano in questo ambito.

Principali obiettivi:
  • Azioni pro-attive multi-agenzia mirate all’identificazione e all’emersione delle vittime/potenziali vittime e conseguente informazione sulla protezione offerta dalla normativa vigente;
  • Attuazione del programma unico di emersione, assistenza e protezione finalizzato al reinserimento socio-lavorativo delle vittime o sostegno per il rientro assistito nei paesi di origine, su richiesta degli interessati;
  • Monitoraggio e analisi del fenomeno della tratta in Calabria;
  • Sensibilizzazione al fenomeno della tratta di esseri umani e alle sue implicazioni;
  • Formazione sul fenomeno della tratta.

Azioni proattive per l’emersione
  • Numero Verde Nazionale Antitratta e reperibilità diretta, attivi h/24 e rivolti a vittime, servizi pubblici e privati del territorio, FF. OO. privati cittadini;
  • Unità di contatto rivolte a vittime di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio (sia nei luoghi di sfruttamento, che attraverso sportelli dedicati);
  • Unità di contatto in occasione di sbarchi presso i Porti di Reggio Calabria e Vibo Valentia;
  • Consulenze su segnalazione di Commissione Territoriale, S.P.R.A.R., C.A.S. e altri enti o servizi;
Tali azioni mirano a favorire l’identificazione delle vittime, l’instaurazione di una relazione di aiuto con le stesse che attraverso l’ascolto, l’analisi dei bisogni emersi, l’informazione e la promozione dei servizi offerti (assistenza sociale, sostegno psicologico, legale, accompagnamento ai servizi), porti ad un affrancamento dalla condizione di sfruttamento.

Accoglienza e programma unico di protezione
L’accoglienza, sia in modalità residenziale che attraverso la presa in carico territoriale, è finalizzata alla realizzazione del programma unico di emersione, assistenza, protezione e reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di cui al DPCM 16 maggio 2016.
L’accoglienza (in emergenza, prima e seconda accoglienza, semiautonomia) è strutturata in relazione al bisogno di protezione delle vittime e alle diverse fasi del percorso di protezione ed è conseguente all’accettazione del programma da parte dell’interessato.
Il reinserimento socio-lavorativo è favorito dall’empowerment delle persone accolte, dai percorsi di orientamento, formazione e inserimento

Iniziativa calabra per l’identificazione, protezione ed Inclusione sociale delle vittime di tratta
La finalità del progetto “IN.C.I.P.I.T. – Iniziativa calabra per l’identificazione, protezione ed Inclusione sociale delle vittime di Tratta” – è il contrasto alla tratta di esseri umani, la messa in protezione delle vittime coinvolte sia in fenomeni di sfruttamento sessuale che di grave sfruttamento del lavoro, accattonaggio ed economie illegali e la successiva inclusione sociale delle stesse, mediante la costruzione di percorsi individualizzati di protezione e reinserimento socio-lavorativo.
Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 Maggio 2016 “Definizione del Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 dello stesso articolo 18”
Ente proponente del progetto è la Regione Calabria, mentre sono enti attuatori dello stesso: l’Ass. Piccola Opera Papa Giovanni e la Comunità Papa Giovanni XXIII di Reggio Calabria, la Fondazione Città Solidale di Catanzaro, l’ Ass. Mago Merlino, la Com. Progetto Sud e la Coop. Il Delta di Lamezia Terme, la Coop. Soc. Noemi di Crotone.

Il progetto Incipit vuole:
  • Contribuire al contrasto del fenomeno della tratta e del grave sfruttamento ed offrire percorsi di protezione e fuoriuscita alle vittime e potenziali vittime di tratta
  • Favorire l’emersione, la segnalazione e l’invio ai servizi di protezione: attività di primo contatto, azioni proattive per l’emersione delle potenziali vittime di tratta e/o sfruttamento e presa in carico della segnalazione (proveniente dal Numero Verde e dagli altri canali di emersione)
  • Migliorare la capacità del sistema multi-stakeholder pubblico-privato di offrire percorsi di uscita, protezione e di reinserimento alle vittime di tratta e sfruttamento sessuale, lavorativo, dell’accattonaggio e delle attività illegali, con particolare attenzione ai MSNA vittime di tratta.
  • Incrementare la collaborazione con i sistemi di protezione internazionale e con i servizi rivolti ai MSNA, per l’identificazione e la presa in carico di vittime inserite in tali canali di accoglienza e per prevenire il coinvolgimento degli stessi nei circuiti di sfruttamento
  • Sensibilizzare la cittadinanza verso le problematiche della tratta e dello sfruttamento

Per il raggiungimento di tali obiettivi, il Progetto si articola nella realizzazione di diverse attività volte a favorire la più proficua cooperazione tra i diversi attori pubblici e privati coinvolti nel lavoro di prevenzione e contrasto del fenomeno. In particolare le attività includono:
  • Reperibilità attiva h/24, anche in raccordo con il Numero Verde Nazionale Antitratta, per fornire informazioni, ricevere e gestire contatti provenienti dal territorio ed attivare il servizio opportuno (colloquio di valutazione, unità di ccontatto, accoglienza in emergenza, invio a drop in ecc.).
  • Contatto diretto con potenziali vittime di sfruttamento sessuale, lavorativo e nell’accattonaggio attraverso Unità mobili e Sportelli a bassa soglia Drop in – San Ferdinando (RC), Taurianova (RC), Rosarno (RC) e Lamezia Terme- con offerta di orientamento e accompagnamento ai servizi socio sanitari del territorio, counselling, consulenza legale, sostegno psicologico.
  • Consulenze – su segnalazione delle Commissioni Territoriali, Cas, SIPROIMI, Prefetture, FF.OO., Tribunali, Sindacati, etc. – per l’identificazione e la presa in carico di vittime di tratta, anche tra i richiedenti asilo, ai sensi dell’art. 18 c. 3 bis, D. Lgs 286/1998
  • Presa in carico residenziale in strutture di prima e seconda accoglienza e presa in carico territoriale per l’attuazione di programmi individuali di emersione, assistenza ed integrazione sociale di cui al DPCM 16 maggio 2016. La presa in carico prevede la predisposizione degli interventi di assistenza sanitaria, sostegno psicologico, consulenza legale, assistenza sociale, invio e accompagnamento ai servizi, percorsi di alfabetizzazione e di formazione professionale anche con l’erogazione di borsa lavoro, intermediazione e orientamento nell’ inserimento lavorativo, sostegno nella ricerca di un’autonomia abitativa o, ove richiesto dall’interessato, sostegno per eventuale rientro assistito nel paese di origine.
  • Formazione degli operatori attraverso seminari informativi e di aggiornamento rivolti sia alle equipe di progetto che agli operatori sociali di enti e associazioni presenti sul territorio calabrese

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di Azioni di Sistema multiregionali ed in particolare:
  • Azione di sistema per la gestione multi-agenzia di vittime di tratta provenienti dal canale dell’accoglienza, da attuare attraverso la costruzione e gestione di rete informativa e collaborativa tra Regione, CAS/SIPROIMI, Prefetture, Commissioni Territoriali, ASP, Enti ecclesiali ed Enti del Terzo settore
  • Azione di sistema sul lavoro sfruttato in agricoltura (con progetto Regione Piemonte, Regione Emilia Romagna, Regione Lazio, Regione Puglia e Ass. On the Road per Marche e Molise), per lo scambio di buone pratiche di emersione e presa in carico delle vittime di sfruttamento lavorativo e per la definizione di metodologie di intervento comuni mediante l’interazione dei diversi progetti, con azioni di outreach, rete multi-stakeholder, formazione operatori
  • Azione di sistema “Analisi dinamiche di genesi dello sfruttamento delle donne nigeriane e sperimentazione rete informativa con il Paese di origine” in continuità con quanto già avviato nella precedente annualità di progetto con la Conferenza Episcopale della Nigeria, NAPTIP ed alcune ONG locali, e con il progetto Fari 3 della Coop. Proxima di Ragusa
 
 
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